Buongiorno a tutti, oggi
vi parlo di una golosa collaborazione che
il mio blog ha intrapreso
con Cascina Alberona , che ringrazio
tanto.
Ecco cosa mi hanno
gentilmente inviato:
La tenuta agricola Ferraris Luigi
situata in provincia di Pavia, nel
cuore della Lomellina (regno del riso)
produce su una superficie di
130 ettari, riso, mais e pioppi.
L’azienda, attiva dal 1988, è specializzata nella produzione
della
varietà di riso Carnaroli, S.Andrea e Centauro, con una produzione
che si
aggira su 8.000-10.000 quintali di risone all’anno. In Azienda
s’investe in
un’ingente opera di selezione qualitativa del
seme. L’azienda impiega la tecnica agricola
della rotazione colturale
che consente, interrompendo la
monosuccessione risicola di limitare
la quantità usata di antiparassitari e concimi
chimici per un
maggiore rispetto dell’ambiente.
Centro dell’azienda è la "Cascina Alberona" nella quale si fornisce
direttamente al consumatore il riso come prodotto finito. Il
confezionamento avviene con la moderna tecnica del sottovuoto.
L’impresa agricola
Ferraris Luigi fa parte della Filiera del Riso
Venere a garanzia della qualità del prodotto.
L’Ente Nazionale Risi ha suddiviso il riso italiano in
quattro
categorie: comune, semifino, fino,
superfino. Esiste anche una
classificazione europea che distingue
riso tondo
(lungo fino a 5,2 mm), medio (da 5,2 a 6 mm), lungo A
(oltre i 6
mm), lungo B (oltre i 6 mm con forma affusolata).
I risi comuni hanno chicchi molto piccoli e tondi. Hanno un
tempo di
cottura variabile tra i 12 e i 13 minuti e sono
particolarmente adatti alla
preparazione di minestre in brodo
o di verdura. Tra questi si può ricordare il
riso Balilla.
I risi semifini presentano chicchi di media lunghezza dalla
forma
tondeggiante. Necessita di un tempo di cottura che
varia dai 13 ai 15 minuti.
Questi risi si utilizzano per
preparare antipasti, piatti unici, freddi e
caldi. L’esempio più
tipico è il Vialone Nano.
I risi fini sono caratterizzati da chicchi semi affusolati e
affusolati. Il tempo di cottura è di 16 minuti. Uno dei più
pregiati è il riso
Sant’Andrea, adatto a minestre.
I risi superfini hanno chicchi grossi e allungati e cuociono in
16-18
minuti. Sono particolarmente adatti per risotti.
I risi vengono anche classificati come classici o integrali in
funzione della loro lavorazione.
Quello classico viene sottoposto a numerosi processi di
lavorazione per eliminare gli strati esterni, mentre il riso
integrale estrae il chicco dal suo rivestimento più esterno
mantenendo intatti
gli altri strati. Questa differenza ha delle
conseguenze nei valori
nutrizionali e di Sali minerali. Il riso
integrale possiede valori proteici
molto più elevati rispetto al
riso classico e inoltre contiene inalterate le
vitamine.
Riso Superfino Carnaroli
Riso Carnaroli Extra
Il riso Carnaroli è una varietà molto pregiata di riso
superfino. Il
chicco si presenta grosso e lungo 7 mm circa, di forma allungata
e
colore ceruleo con perla centrale piccola e bianca.
Il sapore è netto, tendente al dolce, con chicco consistente ed elastico
anche dopo la cottura.
É stato ottenuto nel 1945 dall’incrocio tra Vialone (con alto contenuto
di amilosio che garantisce la tenuta in cottura) e
il Lencino (riso
lungo, grosso e molto perlato). É ritenuto da molti gourmet il riso
principe della cucina.
La sua fama deriva dall’eccezionale compattezza dei chicchi grossi e
allungati con piccola parte centrale, l’alto contenuto di
amilosio
prossimo al 24% del totale amido, l’ottimo equilibrio tra buona
capacità di assorbimento dei liquidi e bassa perdita di amido. É ideale
per
risotti, timballi, risi al sugo. Non scuoce e il chicco non si disgrega.
Per
queste sue caratteristiche viene preferito nelle preparazioni di
alta cucina;
ma anche cuochi meno esperti possono ottenere grandi
risultati.
Riso carnaroli semilavorato
Il Carnaroli semintegrale ha un colore ambrato perché nella
lavorazione lo strato più interno della pellicola che ricopre il
granello
(lolla) non viene rimosso, conferendo un colore
ambrato al riso.
Nella versione semintegrale il principe dei risi
ha chicchi
grandi e regolari, ricchi di fibre e lipidi. Mantenendo l’alto
contenuto di amilosio tipico del Carnaroli, il semilavorato
garantisce
un’ottima tenuta della cottura cuocendo nello
stesso tempo di quello bianco.
Riso
venere
Originario
della Cina, oggi viene coltivato anche nelle province di
Novara e Vercelli.
Il suo nome, dedicato alla Dea dell’Amore, deriva dal fatto che
nell’antica
Cina veniva considerato altamente afrodisiaco.
Appartiene alla sottospecie
Japonica ed è un riso aromatico,
profumato, con un sentore di pane appena sfornato
e sandalo,
caratteristico dei risi orientali.
Si tratta di un riso integrale che vanta un elevato contenuto di
fibra,
fosforo, ferro, zinco e selenio. La particolarità più
importante del riso
Venere è il suo elevatissimo contenuto di
antociani, sostanze vegetali capaci
di catturare i radicali liberi ed
evitare l’ossidazione.
Gli antociani sono proprio i componenti che danno al riso Venere il
suo
caratteristico colore nero.
La colorazione è naturale perché il pericarpo, la pellicola più
esterna, ha il
colore dell’ebano.
Come per tutti i risi integrali il tempo di cottura è piuttosto lungo.
Si utilizza per preparare risotti e insalate di riso, è un ottimo
accompagnamento per pesci e carni dal gusto delicato. É molto
decorativo grazie
alla pellicina nera che ricopre il chicco e che
contrasta con il bianco
dell’interno del chicco.
Riso aromatico apollo
Il riso Apollo ha un granello allungato e cristallino che
tiene bene la
cottura. E’ una qualità che ha le caratteristiche aromatiche del
riso
Basmati importato dal Pakistan. E’ famoso per il suo profumo, è
ottimo
come contorno per pesci e carni dal gusto delicato.
Il mio parere:
Mi
è piaciuto molto la naturalezza di questo riso ed anche il sapore
delicato. Il
packing è molto gradevole soprattutto perchè lascia
trasparire il suo
contenuto, facendo vedere l’attenta selezione dei
chicchi.
Le
mie ricette: Arancini veloci veloci!!!
Ingredienti
per circa 20 arancini:
250g
di riso aromatico Apollo della Cascina Alberola
50g
di burro
Mozzarella
1
dado classico Fattoria Italia
2
uova
3-4
cucchiai di sugo al pomodoro
70g
di grana grattugiato
piselli
Farina
Pangrattato
Olio
di girasole Oleificio Dante
Procedimento:
Lessate
il riso aromatico Apollo della Cascina Alberola in acqua
A parte fate saltare in padella i piselli
con poco olio e fateli
cuocere per circa 20 minuti. Scolate il riso, unite il
burro a
pezzetti, il sugo al pomodoro, il grana, le uova ed i piselli e fate
raffreddare. Prendete un cucchiaio di riso, al centro mettete
dei cubetti di
mozzarella, chiudete ed arrotondate. Passateli in
abbondante farina e poi nel
pangrattato. Friggeteli in olio di
girasole Oleificio Dante, scolateli su carta
assorbente.
Eccoli
pronti da gustare!!!
Per maggiori info su tutti
i loro prodotti e l’ampio assortimento,
potete consultare il loro
sito e la loro pagina facebook:
Grazie a tutti e alle
prossime ricette!!!
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